lunedì 19 febbraio 2007
La Triennale di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano – Settore Cultura, presenta la mostra Giorgio Armani con un nuovo e straordinario allestimento espositivo su due piani di Robert Wilson, già designer delle precedenti edizioni della mostra
La mostra si apre alla Triennale di viale Alemagna il 20 febbraio 2007
Presentata per la prima volta presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York (2000) e ospitata poi presso il Guggenheim Museum Bilbao (2001), la Mostra Giorgio Armani è stata esposta successivamente alla Neue Nationalgalerie di Berlino (2003), alla Royal Academy of Arts Burlington Gardens di Londra (2004), al Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano a Roma (2004), al Mori Arts Center Gallery a Tokyo (2005), e più recentemente allo Shanghai Art Museum (2006). Con l’ottava e ultima tappa chiude il tour nella città dello stilista, alla Triennale di Milano.
La Mostra, che trae origine dalla Retrospettiva dedicata dalla Solomon R. Guggenheim Foundation all’attività di Giorgio Armani, giunge finalmente alla Triennale di Milano in una versione più ampia e arricchita, e ripercorre la carriera di Giorgio Armani, stilista tra i più importanti al mondo.
Con oltre 600 abiti, schizzi originali e registrazioni audio e video, la mostra offre una prospettiva tematica della carriera di Giorgio Armani e della sua evoluzione nel corso degli ultimi tre decenni, illustrando l’impatto culturale della sua attività e sottolineando il ruolo anticipatore dello stilista nel mondo del cinema.
Robert Wilson, il grande regista teatrale e visual artist, ha ideato un progetto di allestimento specifico per questa esposizione e ha trasformato gli spazi moderni della Triennale in una serie di panorami, dividendo il percorso della mostra in due concetti primari che corrispondono ai due livelli sui quali la mostra è allestita.
Al primo piano il procedere della mostra è sequenziale e lineare. Nelle stanze geometriche e formali si susseguono i diversi allestimenti: una foresta astratta realizzata con canne di bambù luminescenti, uno spazio illuminato che si trasforma nel suo riflesso al negativo, un intrecciarsi di linee verticali e ombre, una stanza intrisa di glamour.
Al piano terra non si ha più la progressione lineare. Il muoversi intorno a un fulcro centrale - la collezione di capi ricamati - si fa intenzionale e volutamente caotico, con zone che racchiudono installazioni “still-life” che interpretano i vari temi delle collezioni esposte.
Giorgio Armani è considerato un simbolo del design del Ventesimo e Ventunesimo secolo. A lui è stato riconosciuto il merito di aver radicalmente modificato le regole della moda contemporanea e di aver creato una visione senza tempo del vestire moderno. Eliminando tutto ciò che è decorazione e superfluo, e traducendo il tradizionale look sportivo in abbigliamento per l’ufficio e per la sera, Giorgio Armani ha sviluppato lo stile casual contemporaneo che definisce il guardaroba attuale.
L’immaginario cinematografico ha avuto una notevole influenza sul design dello stilista e sulle sue campagne pubblicitarie. Le sue creazioni per i film, a cominciare da American Gigolo, hanno lasciato un'impronta importante sullo stile moderno. La mostra propone una galleria dedicata ai rapporti di Giorgio Armani con l’industria dello spettacolo - con particolare riferimento agli Academy Awards e ai film per i quali ha creato i guardaroba - e presenta molti dei modelli realizzati nel corso degli anni proprio per le cerimonie di consegna degli Oscar.
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