E' in coma il bimbo accoltellato ad Agrigento.
I medici parlano di "condizioni molto critiche" per il neonato colpito alla gola ieri dalla mamma 23enne, di origine belga, ora accusata di tentato omicidio.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos/Ign) - E' ricoverato da ieri sera in stato di coma nella prima Rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, Daniel, il bimbo di sei mesi che sarebbe stato accoltellato alla gola dalla madre, Marie August Tineke Stevening, 23enne di origine belga, nella sua abitazione in via Callicratide, ad Agrigento. I medici parlano questa mattina di "condizioni molto critiche".
Il piccolo ha avuto un'emorragia "imponente e ciò - ha spiegato il primario Mario Re - ha causato un'ipossia cerebrale provocando il coma". "Quando è arrivato ieri sera in ospedale - ha spiegato il medico all'ADNKRONOS - il piccolo era in coma e abbiamo riscontrato anche un grosso ematoma in testa con un'emorragia, che non c'entra niente con le ferite inferte alla gola". Di più non vuole dire il primario, ma non è escluso che prima di essere accoltellato, il piccolo Daniel sia stato sbattuto con la testa contro un muro o qualcosa di duro. "Al momento il piccolo non è operabile - ha spiegato ancora Re - la speranza è che il sangue nel cervello si possa riassorbire". Ma il medico non nutre molte speranze: "Stiamo facendo di tutto per salvare Daniel, ma la situazione è molto molto grave".
E' stato intanto rinviato l'interrogatorio della giovane mamma rinchiusa da ieri sera nel carcere Petrusa di Agrigento con l'accusa di tentato omicidio e detenzione di droga. La donna doveva essere ascoltata oggi dal Gip, ma molto probilmentel'interrogatorio avverrà domani mattina. E il suo avvocato non ha escluso il ricorso ad un accertamento per verificare il suo stato psichico.
La giovane mamma, ascolata già ieri fino a tardi, non avrebbe confessato il tentato omicidio del figlio ma non avrebbe neanche negato di averlo accoltellato. La donna viveva ad Agrigento solo da qualche mese. Non aveva amici e parenti né un lavoro stabile. Scavando nel suo passato, gli investigatori hanno scoperto che la giovane belga è stata arrestata per rissa, oltraggio a pubblico ufficiale e tentativo di rapina. Nella sua abitazione gli investigatori hanno trovato 500 grammi di hashish di cui 100 già suddivisi in dosi e un bilancino di precisione e denaro contante per 650 euro. Alle Poste la giovane madre aveva già depositato circa quattromila euro. Il sospetto degli inquirenti è che la casa potesse essere un centro di smistamento di droga.
La polizia ha interrogato a lungo anche l'ex convivente della donna, Giovanni Russo, 38 anni, che non è il padre del bimbo. E' stato lui a ritrovare il piccolo in una pozza di sangue sul letto. L'uomo era andato in casa della ex compagna per prendere alcuni oggetti e indumenti dopo la fine della loro relazione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento