mercoledì 3 ottobre 2007

Appello per la Birmania

La situazione in Birmania è sempre più pericolosa. Centinaia di migliaia di persone disarmate che protestano pacificamente, compresi monaci buddisti, stanno rischiando le loro vite marciando per la democrazia contro una dittatura militare impopolare ma bene armata che non si fermerà davanti a nulla per continuare il suo regime repressivo. Mentre i generali al potere e le loro famiglie stanno letteralmente grondando di oro e diamanti, le persone in Birmania sono impoverite, private dei fondamentali diritti umani, tagliate fuori dal resto del mondo, e sempre più sotto minacce di violenza.
Questa settimana i birmani si sono sollevati tutti insieme nelle più imponenti dimostrazioni pubbliche da decenni contro la giunta al governo, È una manifestazione stupefacente di coraggio, moralità e democrazia in azione. Ma anche se queste proteste sono pacifiche, i governanti militari hanno iniziato un violento giro di vite. Ci sono già state diverse vittime annunciate, e centinaia di persone ferite gravemente da soldati che picchiavano a sangue civili disarmati.
Le cifre reali di morti e feriti sono probabilmente molto più alte, ma le uniche notizie che abbiamo arrivano da persone che hanno furtivamente guardato le relazioni ufficiali. Sembra purtroppo che possa avvenire un bagno di sangue su vasta scala — e le vittime saranno per lo più donne, bambini, i vecchi e disarmati monaci e monache.
Contrariamente a quanto affermato dai governi birmano, cinese e russo, questo non è un banale tema di politica interna, ma un problema di importanza globale, che riguarda la comunità globale. Come cittadini preoccupati, non possiamo permettere che un qualunque governo ovunque nel mondo usi il suo esercito per attaccare e ammazzare cittadini disarmati che dimostrano in pace.
Ai nostri giorni moderni, la violenza contro civili disarmati non è accettabile, e se si permette che capiti senza serie conseguenze per gli esecutori si creerà un precedente perché la stessa cosa accada nuovamente altrove. Se vogliamo un mondo più pacifico, sta a ciascuno di noi avere una presa di posizione personale su questi temi fondamentali ovunque essi capitino.
Per favore aiutate a far crescere l'attenzione sulla situazione che si sta evolvendo in Birmania, così che possiamo sperare di evitare un disastro umano su vasta scala.

lunedì 19 febbraio 2007




La Triennale di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano – Settore Cultura, presenta la mostra Giorgio Armani con un nuovo e straordinario allestimento espositivo su due piani di Robert Wilson, già designer delle precedenti edizioni della mostra
La mostra si apre alla Triennale di viale Alemagna il 20 febbraio 2007

Presentata per la prima volta presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York (2000) e ospitata poi presso il Guggenheim Museum Bilbao (2001), la Mostra Giorgio Armani è stata esposta successivamente alla Neue Nationalgalerie di Berlino (2003), alla Royal Academy of Arts Burlington Gardens di Londra (2004), al Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano a Roma (2004), al Mori Arts Center Gallery a Tokyo (2005), e più recentemente allo Shanghai Art Museum (2006). Con l’ottava e ultima tappa chiude il tour nella città dello stilista, alla Triennale di Milano.

La Mostra, che trae origine dalla Retrospettiva dedicata dalla Solomon R. Guggenheim Foundation all’attività di Giorgio Armani, giunge finalmente alla Triennale di Milano in una versione più ampia e arricchita, e ripercorre la carriera di Giorgio Armani, stilista tra i più importanti al mondo.

Con oltre 600 abiti, schizzi originali e registrazioni audio e video, la mostra offre una prospettiva tematica della carriera di Giorgio Armani e della sua evoluzione nel corso degli ultimi tre decenni, illustrando l’impatto culturale della sua attività e sottolineando il ruolo anticipatore dello stilista nel mondo del cinema.

Robert Wilson, il grande regista teatrale e visual artist, ha ideato un progetto di allestimento specifico per questa esposizione e ha trasformato gli spazi moderni della Triennale in una serie di panorami, dividendo il percorso della mostra in due concetti primari che corrispondono ai due livelli sui quali la mostra è allestita.

Al primo piano il procedere della mostra è sequenziale e lineare. Nelle stanze geometriche e formali si susseguono i diversi allestimenti: una foresta astratta realizzata con canne di bambù luminescenti, uno spazio illuminato che si trasforma nel suo riflesso al negativo, un intrecciarsi di linee verticali e ombre, una stanza intrisa di glamour.

Al piano terra non si ha più la progressione lineare. Il muoversi intorno a un fulcro centrale - la collezione di capi ricamati - si fa intenzionale e volutamente caotico, con zone che racchiudono installazioni “still-life” che interpretano i vari temi delle collezioni esposte.

Giorgio Armani è considerato un simbolo del design del Ventesimo e Ventunesimo secolo. A lui è stato riconosciuto il merito di aver radicalmente modificato le regole della moda contemporanea e di aver creato una visione senza tempo del vestire moderno. Eliminando tutto ciò che è decorazione e superfluo, e traducendo il tradizionale look sportivo in abbigliamento per l’ufficio e per la sera, Giorgio Armani ha sviluppato lo stile casual contemporaneo che definisce il guardaroba attuale.

L’immaginario cinematografico ha avuto una notevole influenza sul design dello stilista e sulle sue campagne pubblicitarie. Le sue creazioni per i film, a cominciare da American Gigolo, hanno lasciato un'impronta importante sullo stile moderno. La mostra propone una galleria dedicata ai rapporti di Giorgio Armani con l’industria dello spettacolo - con particolare riferimento agli Academy Awards e ai film per i quali ha creato i guardaroba - e presenta molti dei modelli realizzati nel corso degli anni proprio per le cerimonie di consegna degli Oscar.
E' in coma il bimbo accoltellato ad Agrigento.
I medici parlano di "condizioni molto critiche" per il neonato colpito alla gola ieri dalla mamma 23enne, di origine belga, ora accusata di tentato omicidio.

Palermo, 19 feb. (Adnkronos/Ign) - E' ricoverato da ieri sera in stato di coma nella prima Rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, Daniel, il bimbo di sei mesi che sarebbe stato accoltellato alla gola dalla madre, Marie August Tineke Stevening, 23enne di origine belga, nella sua abitazione in via Callicratide, ad Agrigento. I medici parlano questa mattina di "condizioni molto critiche".

Il piccolo ha avuto un'emorragia "imponente e ciò - ha spiegato il primario Mario Re - ha causato un'ipossia cerebrale provocando il coma". "Quando è arrivato ieri sera in ospedale - ha spiegato il medico all'ADNKRONOS - il piccolo era in coma e abbiamo riscontrato anche un grosso ematoma in testa con un'emorragia, che non c'entra niente con le ferite inferte alla gola". Di più non vuole dire il primario, ma non è escluso che prima di essere accoltellato, il piccolo Daniel sia stato sbattuto con la testa contro un muro o qualcosa di duro. "Al momento il piccolo non è operabile - ha spiegato ancora Re - la speranza è che il sangue nel cervello si possa riassorbire". Ma il medico non nutre molte speranze: "Stiamo facendo di tutto per salvare Daniel, ma la situazione è molto molto grave".

E' stato intanto rinviato l'interrogatorio della giovane mamma rinchiusa da ieri sera nel carcere Petrusa di Agrigento con l'accusa di tentato omicidio e detenzione di droga. La donna doveva essere ascoltata oggi dal Gip, ma molto probilmentel'interrogatorio avverrà domani mattina. E il suo avvocato non ha escluso il ricorso ad un accertamento per verificare il suo stato psichico.

La giovane mamma, ascolata già ieri fino a tardi, non avrebbe confessato il tentato omicidio del figlio ma non avrebbe neanche negato di averlo accoltellato. La donna viveva ad Agrigento solo da qualche mese. Non aveva amici e parenti né un lavoro stabile. Scavando nel suo passato, gli investigatori hanno scoperto che la giovane belga è stata arrestata per rissa, oltraggio a pubblico ufficiale e tentativo di rapina. Nella sua abitazione gli investigatori hanno trovato 500 grammi di hashish di cui 100 già suddivisi in dosi e un bilancino di precisione e denaro contante per 650 euro. Alle Poste la giovane madre aveva già depositato circa quattromila euro. Il sospetto degli inquirenti è che la casa potesse essere un centro di smistamento di droga.

La polizia ha interrogato a lungo anche l'ex convivente della donna, Giovanni Russo, 38 anni, che non è il padre del bimbo. E' stato lui a ritrovare il piccolo in una pozza di sangue sul letto. L'uomo era andato in casa della ex compagna per prendere alcuni oggetti e indumenti dopo la fine della loro relazione.

mercoledì 14 febbraio 2007

San Valentino

San Valentino, patrono di Terni e protettore degli innamorati di tutto il mondo, rinnova il 14 febbraio i suoi miracoli d'amore.

Protagonista di storie lontane, che sfumano in leggenda, la sua fama ha superato gli oceani, scavalcato le montagne, traversato i continenti. In Giappone e negli Stati Uniti, in America Latina come in Asia e in Oceania, Valentino e il santo dell'Amore. Pochi però conoscono la vera storia del vescovo e martire di cui Terni conserva le spoglie mortali.
San Valentino fu il primo vescovo della città, ma i suoi miracoli lo resero famoso, ben oltre i confini dell'Impero.
Perseguitato dal Senato romano cadde martire il 14 febbraio del 273, sotto l'impero di Aureliano. Ma è per aver celebrato il matrimonio tra una giovane cristiana ed un legionario pagano che divenne il protettore degli innamorati. Tutti chiedevano la benedizione nuziale del Santo, ricordata oggi dalla Festa della Promessa. Ogni anno, nella basilica dedicata a san Valentino, centinaia di futuri sposi, danno vita a questa cerimonia, scambiandosi una promessa" d'amore.

Due momenti sono poi dedicati agli sposi che, raggiunto un traguardo d'argento e d'oro, vogliono rinnovare l'impegno della loro unione. Una ricorrenza, quella del giorno di Valentino, che torna dunque a Terni dopo un lungo percorso nelle leggende della cultura anglosassone, riprendendo corpo, dignità e uno spessore non solo commerciale.

Ma le manifestazioni valentiniane, che per tutto il mese di febbraio fanno di Terni la città di san Valentino, la città dell'amore, non sono soltanto religiose. Terni si fa romantica ed accogliente: mette in rete esercizi commerciali, alberghi, cinema, teatri e locali ed offre grandi spettacoli, incontri culturali, itinerari dell'arte e del sapere. Nasce così un cartellone ricco di eventi, festeggiamenti, di Idee e omaggi d'amore